]Il guest blogging è un modo — molto popolare tra i SEO — di fare link building, e consiste nel trovare blogger disposti a ospitare sul proprio blog nostri articoli contenenti backlink. Tanti SEO cercano di sfruttare questo canale, e subissano i blogger di richieste.
Tempo fa abbiamo parlato dell’aggiornamento a Penguin: puoi cliccare qui per approfondire. Ma Penguin 2.0, benché non renderà totalmente inutile o nocivo l’uso di tale strumento, forse imporrà ai SEO di fare guest blogging in maniera differente, secondo logica. Finora tweet, condivisioni, likes hanno lavorato alla grande per le ottimizzazioni (posizionamento motori di ricerca).
]Ma qualcuno ha pensato bene di infangare il sistema usando scorciatoie con servizi di bassa qualità. Si tratta, in parole povere, di comprare “interazioni” di questo tipo: centinaia di tweet, likes e condivisioni, secondo un tariffario preciso. I motori di ricerca sono attenti ai segnali provenienti dai social networks (qui un approfondimento sulla prossima evoluzione di Facebook), non smetteremo mai di ripeterlo, eppure Penguin 2.0 probabilmente spingerà in direzione di un drastico cambiamento di prospettiva: ciò che importerà al motore di ricerca non sarà più la quantità delle condivisioni, bensì la provenienza.
Chi condivide? Un utente provvisto di una rete ampia e ben strutturata, fatta di persone reali e di ottime referenze? Bene, allora la sua condivisione del tuo post manderà un buon segnale a Google, anche se la rete è di appena 100 contatti. Se invece il network è formato da 1000 utenti farlocchi, messi insieme per fare spam, Google non premierà questo tipo di condivisione, ritenuta inautentica e forzata. Inoltre baderà al fatto che tu stesso condivida i tuoi post, fiero di averli prodotti. Ciò che puoi fare è scrivere buoni contenuti, che condividerai sui tuoi profili social.
Contemporaneamente interagisci con utenti che hanno un largo seguito, e che quindi possano “influenzare” il posizionamento sui motori di ricerca. Questi utenti — se tu posti contenuti validi — volontariamente li condivideranno a loro volta: la spontaneità strategica paga sempre! Potrai senz’altro inviare messaggi a questi “influencers” affinché condividano i tuoi post.
Attenzione poi ai link, mai affidarsi a facili metodi di link building. Una pagina valida per design, contenuti e originalità sarà linkata spontaneamente. Siti che in maniera insistente, senza pertinenza, linkano a un altro sito, verranno penalizzati. I link vanno distribuiti in molte direzioni, e sempre diretti a siti autorevoli. Va da sé che l’abitudine di produrre buoni contenuti ha come diretta conseguenza una buona politica dei link. Linkare siti effettivamente validi e importanti (esempio: Wikipedia) non può che giovare, convincendo Google che si sta facendo un ottimo lavoro di informazione. I link, inoltre, devono essere sensati. Se un sito parla di diete dimagranti, e il link rinvia a un sito per scommesse, qualcosa non quadrerà agli occhi di Google. Lo spam, soprattutto se costante e massivo, comporta sempre crescenti penalizzazioni.
Il rank dell’autore è invece volto a valutare la qualità dei tuoi contenuti e la misura in cui tali contenuti siano popolari nel web. Se scrivi buoni post, Google li valuta positivamente a prescindere da quale sia il sito che li ospita. Ma se produci contenuti poco validi, i link in essi contenuti saranno ben poco apprezzati da Google. Quindi non solo i siti possono essere declassati, ma anche gli autori dei post. Scrivere bene e in maniera esaustiva diventerà presto il trend imperante.
Quando si procede a un guest post, bisogna fare in modo di inserire link realmente utili al visitatore. Non sempre, quando un sito autorevole ci menziona, finisce per “regalarci” un bel link. Guest blog ripetuti, con link indiscreti, rischiano seriamente di danneggiarti. Google conosce fin troppo bene le statistiche riguardanti i backlink, la tendenza secondo cui è più immediato menzionare che linkare, e backlink troppo insistenti e numerosi non fanno che attirarne i sospetti. Al di sopra di una certa soglia, il tuo sito ne sarà danneggiato. Condividere e informare sono le priorità: menzioni, link e numerose, utilissime condivisioni saranno la conseguenza di un lavoro qualitativamente irreprensibile.
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